Dettagli
Data | Ora | League | Stagione |
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2 Maggio 2024 | 21:00 | GIRONE H | 2024 |
Risultati
Club | Goals | Esito |
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Fc Gaudium Et Spes | 5 | Sconfitta |
Il Poggiarello | 7 | Vittoria |
PAGELLE
di Nicola Premoli
Ti hanno guardato in faccia dicendoti che eri spacciato ma te ne sei sempre fregato.
È uno di quei giovedì sera di primavera con la pioggia che ha picchiato forte solo fino all’ora prima: i riflettori del Campetto non sanno più se illuminare le rare gocce d’acqua che cadono ancora verso terra o chi è arrivato lì indeciso su come vestirsi. Temendo il freddo, cercando l’estate.
La Gaudium in compenso sa benissimo cosa indossare: le nuove divise celate dentro un anonimo sacco di plastica vengono alla luce mentre i Trek and Chill provano a dare un senso alla loro prima fascia. C’è quasi timore nel mostrarle, ma non c’è vergogna: non potrebbe resistere di fronte a quel rosa fluorescente e quello squalo stampigliato sul cuore pronto a divorare una piovra in un sol boccone.
Non sono per nulla una brutta squadra, questi Gaudium. Non ci sono variazioni significative di massa corporea rispetto alle ultime uscite ma la sfida con il Poggiarello offre una variazione significativa dell’atteggiamento: durante il riscaldamento, soltanto abbozzato, l’umore dei rosa fluo vestiti passa dalla commiserazione ad una consapevolezza, anche se soltanto abbozzata. La consapevolezza che partire da sfavoriti non significa essere battuti.
Soltanto il tempo per spillare una birra però ed è il Poggiarello che si ritrova avanti di due reti. Quella consapevolezza pare quasi svanire come la schiuma di una bionda appena versata nel suo bicchiere: la Gaudium si ritrova spiazzata, forse sorpresa dalla partenza fulminea degli avversari che devono segnare, segnare ancora ed astenersi dal raccogliere palloni dalla propria porta. Un’usanza, quest’ultima che fa sicuramente male al morale e alla schiena, oltre che ad una voce importante per il passaggio da prima classificata nel girone H.
Il numero quindici della Gaudium, che qui chiameremo Gallo come da penna blu tracciata su distinta ufficiale, becca ogni caviglia che gli capiti a tiro. Con costanza e lucidità, rendendo la manovra del Poggiarello più macchinosa e meno efficace. Lo squalo ha fame, il suo appetito cresce e con un morso riesce a strappare Arata fuori dalla sua porta: la Gaudium limita le distanze infrangendo, con quel gol, buona parte delle certezze di chi insiste nell’altra metà campetto.
Se nel cielo appare qualche stella, punteggiando un quadro fosco fino a mezz’ora prima, in campo se ne accendono diverse: Mazza segna a porta spalancata regalando così un senso al numero nove nero inciso su quel rosa sempre più acceso, il Poggiarello resta avanti ma deve spesso chiamare in causa Arata che prova a non vacillare. Non vacilla nemmeno Ferri che buca Milani regalando qualche cenno di resa alla panchina della Gaudium.
Resa che arriva nel punteggio quando i tre fischi chiudono l’incontro ma non nello spirito dei rosa fluo vestiti: all’uscita del campo prevale la certezza di potersela giocare con tutti guardando al tabellone del Cucchiaio. Un po’ come se quel colore avesse riacceso lo spirito, come se lo squalo immaginato da un’intelligenza artificiale fosse lì a lottare con loro nella pioggia che non c’era. Per il Poggiarello la certezza, semplice e granitica, del secondo posto nel girone.
Ti hanno guardato in faccia dicendoti che eri spacciato ma tu, proprio come ieri sera, non ci hai mai creduto.
GAUDIUM ET SPES-POGGIARELLO 5-7
GAUDIUM ET SPES: Milani, Soresi, Cervi, Mazza, Preziosi, Seccaspina, Gremi, Gallo, Carassai.
POGGIARELLO: Arata, Berti, Ferri, Cordani, Zanetti, Pozzoli, Groppi
RETI: Gallo (2), Mazza, Preziosi, Gremi (Gaudium); Ferri (3), Berti (2), Zanetti, Pozzoli (Poggiarello)
NOTE: serata indecisa sul da farsi a livello atmosferico, campo pesante, pallone pesantissimo. Pubblico ridotto per sguassarone precedente, magliette numerate per la Gaudium, esordio dei Cucinomadi nella nuova struttura
PAGELLE GAUDIUM ET SPES
MILANI 6,5: si distingue per una divisa mediamente più sobria, ringraziando (in quell’unica occasione) di essere portiere. Parte male ma si ripiglia con il passare dei minuti
SORESI 7: prima c’era solo la pelata alla Cambiasso, ora c’è anche una costanza che perdura fino al termine della gara
CERVI 7: finalmente il dieci sulla schiena e non sulla bilancia. Corre e lotta, almeno di solito si scrive così
MAZZA 7: prova a riconfermarsi come uomo d’area timbrando il cartellino a porta vuota. In crescita ed in polemica con un avversario
PREZIOSI 6,5: il volto nuovo Gaudium da inizio TDC inizia a macinare gioco
SECCASPINA 7: non l’ho visto ma mi han detto che ha giocato bene quindi vada per il sette che almeno non prende il debito in matematica
GREMI 7,5: “Dove ca**o è?” qualcuno chiede prima dell’inizio della partita, temendo forse un suo forfait. “Dove ca**o è?” si chiede il Poggiarello di fronte al suo gol
GALLO 7,5: scapigliato nell’acconciatura e nelle movenze, sorprende gli avversari in diverse occasioni. Lo sguardo perennemente inverso gli inimica qualche difensore
CARASSAI 6,5: un 7 che ricorda più Figo in pensione che Cristiano Ronaldo dopo la spremuta detox
PAGELLE POGGIARELLO
ARATA 7: si aspettava forse una serata più tranquilla ma deve rinunciare al sogno di tornare a casa senza guantoni e maglietta bagnata. Alcuni interventi tutt’altro che banali
BERTI 7: imperversa sulla fascia, servono le cattive per arginarlo
FERRI 8: ne segna tre e rischia di farne un paio in più ma deve sbattere contro Milani
ZANETTI 7: un gol pesante per il “falso siete” di scuola San Lazzaro
POZZOLI 6: il 45 di Balotelli potrebbe far pensare ad un rapporto conflittuale con compagni e sé stesso. Ne esce senza litigare con nessuno
GROPPI 6,5: si ritrova costretto a guardarsi dietro più che a puntare alla porta avversaria
CORDANI 6: poi arrivi a Cordani e non sai più cosa scrivere. Brutta cosa quando succede, pessima se proprio Cordani si aspettava di leggere un giudizio sulla sua prestazione. Stavolta è andata male ma se ti fai riconoscere sarò felice di offrirti una birra al Campetto
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